A volte si pensa che la scuola Waldorf sia una scuola a tratti anacronistica. Questo dipende dal fatto che nella cultura contemporanea si sollecitano troppo e troppo spesso la competitività e il nozionismo piuttosto che promuovere il senso di benessere del bambino. Invece di ricevere passivamente le informazioni, gli scolari sono coinvolti in un processo dinamico di esplorazione e di esperienza, sia del mondo che di se stessi. Nella nostra scuola bambini e ragazzi imparano in tutti i sensi. Coltiviamo la creatività, la consapevolezza di sé e degli altri, la collaborazione, il rispetto e insegniamo a mettersi al servizio di un mondo giusto, a imparare per tutta la vita dalla vita stessa. In futuro saranno proprio queste le doti fondamentali per trovare il proprio posto nel mondo. Per questo, oggi più che mai, la nostra scuola è la scuola più moderna che ci sia.
Imparare in tutti i sensi
Perché scegliere un percorso scolastico nella scuola Waldorf?
La pedagogia Waldorf offre un approccio gentile, senza fretta, senza pressione, ove gli allievi ricevono una formazione completa e sviluppano le competenze preziose di cui una persona ha bisogno per trovare il proprio posto nel mondo, come la capacità di pensiero critico e indipendente, l’intelligenza emotiva e le competenze sociali come l’ascolto dell’altro, la collaborazione e l’empatia. Così gli allievi arricchiscono il loro personale modo di vedere le cose e sviluppano col tempo la capacità di pensare, laddove opportuno, fuori da schemi predeterminati. Il futuro richiederà di più: richiederà creatività, responsabilità e amore per l’azione. Queste competenze sono le qualità umane essenziali che la pedagogia Waldorf coltiva da 100 anni, perché il loro valore è senza tempo.
Gli obbiettivi della pedagogia Waldorf:
Pensare
La pedagogia Waldorf esprime una visione olistica dell’essere umano: il suo primo obiettivo è quello di favorire la crescita armoniosa del bambino ricercando l’equilibrio tra le tre facoltà: cognitiva, emotiva, motoria. Mentre le discipline di base e le attività proposte nutrono l’intelletto e favoriscono la maturazione della sfera emotiva, il lavoro manuale sostiene il bambino nello sviluppo dell’abilità motoria.
Sentire
Il secondo obiettivo della pedagogia steineriana è quello di valorizzare le predisposizioni e i talenti individuali di ogni bambino: a scuola si creano le condizioni affinché possano sbocciare. Il terzo obiettivo è “insegnare a imparare per tutta la vita dalla vita stessa”. L’insegnante Waldorf nutre la curiosità del bambino, il suo interesse e il suo amore per il mondo e lo accompagna nella sua scoperta di esso perché sviluppi quelle abilità che gli consentiranno di continuare ad apprendere per tutta la vita. Lo sviluppo della competenza sociale degli alunni è il quarto obiettivo della pedagogia. Nella scuola Waldorf i bambini imparano da e con gli altri a condividere le esperienze in un ambiente non competitivo. Imparano la collaborazione e l’importanza del contributo di ognuno.
Volere
Learn to change the world. La prassi educativa della pedagogia Steiner-Waldorf mira a sviluppare le capacità intellettuali curando allo stesso tempo le forze creative e la formazione del carattere. Questa pedagogia si prefigge di crescere dei giovani consapevoli della propria personalità e delle proprie capacità; di rinvigorire la loro capacità di giudizio e di discernimento; di coltivare la loro volontà morale basata sulla conoscenza; di attivare le capacità che rendono l’individuo creativo e flessibile. L’affinamento delle capacità che favoriscono l’affermazione sociale non è teso ad accentuare le tendenze egoistiche presenti nell’individuo, ma presuppone la possibilità di mettere al servizio degli altri ciò che si è acquisito per contribuire a un miglioramento collettivo.
L'insegnamento come arte dell'educazione
Per i maestri Waldorf l’insegnamento è una forma d’arte. Essi sono consapevoli che il loro modo di essere e di insegnare può accendere negli studenti l’amore per l’apprendimento, un amore che durerà tutta la vita. La coscienza del loro ruolo fondamentale, derivata dallo studio dell’Antroposofia, motiva i maestri ad una continua auto-educazione e a vivere il loro lavoro con dedizione e impegno amorevole.
Il tema della libertà
Accompagnare i giovani in un cammino che li porti a divenire uomini liberi è un’impresa che richiede ad ogni educatore dedizione e autoeducazione continue: significa aiutare i futuri adulti a trovare se stessi, svelare i propri talenti e metterli a disposizione degli altri, formarsi una personale concezione del mondo, scoprire compiti e persone che il destino ha posto intorno a loro. Questo lavoro va svolto rispettando l’individualità umana dell’alunno, ovvero tutte quelle predisposizioni e scelte che non si possono far risalire né a fattori ereditari né all’ambiente e che raggiungono una completa espressione soltanto in età adulta. Il maestro, attraverso l’immagine dell’essere umano donata dall’Antroposofia, può farsi un’idea del potenziale celato nell’interiorità del bambino. Il lavoro autentico dell’educatore, quindi, è quello di rimuovere gli ostacoli animici e fisici che si presentano nel percorso di crescita del bambino e poi del ragazzo affinché la sua individualità possa manifestarsi in modo sano.